Biografia


Mondrian


Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, fondatore assieme a Theo van Doesburg del "neoplasticismo" (il nome originale è De Stijl, dal nome della rivista De Stijl).

I quadri di Mondrian, molto famosi anche se spesso imitati e banalizzati, dimostrano una complessità che smentisce la loro apparente semplicità. I quadri "non rappresentativi" per cui è conosciuto, che consistono in linee perpendicolari e campiture di colore geometriche in colori primari (rosso, giallo, blu) con il bianco, il nero o il grigio, sono in effetti il risultato di una continua ricerca di equilibrio e perfezione formale evoluta stilisticamente nel corso di tutta la sua vita. Figlio di Pieter Cornelis Mondriaan e Johanna Christina de Kok, cominciò la sua carriera come insegnante di arte. La maggior parte dei suoi lavori è naturalista o impressionista e consiste principalmente in paesaggi. Queste immagini pastorali dei suoi natii Paesi Bassi descrivono mulini, campi e fiumi, inizialmente nella maniera impressionista olandese, successivamente con l'utilizzo di una varietà di stili e tecniche che documentano la sua ricerca per un'espressione personale. Sono ancora dipinti in modo rappresentativo e ci illustrano l'influenza che svariati movimenti artistici ebbero su Mondrian. In esposizione al Gemeentemuseum dell'Aia si possono vedere svariati dipinti di questo periodo, compresi Il Mulino Rosso e Alberi nella luce della luna. Un dipinto del 1908, intitolato Avond ("Sera"), rappresenta una scena di un albero in un campo al crepuscolo e ci predice i futuri sviluppi con l'utilizzo di una tavolozza composta quasi solo da rosso, giallo e blu. Pur non essendo in alcun modo astratto, Avond è il primo tra i lavori di Mondrian ad enfatizzare l'uso dei colori primari. I primi dipinti a mostrarci un accenno dell'astrazione che verrà sono una serie di tele datate tra il 1905 e il 1908, rappresentanti scene buie di alberi confusi e case che si riflettono in specchi d'acqua immobili che ce li fanno apparire quasi come macchie d'inchiostro nei test di Rorschach. Ad ogni modo, nonostante il risultato finale porti lo spettatore ad enfatizzare le forme più che il contenuto, questi quadri sono ancora fermamente radicati alla natura, ed è solamente la conoscenza degli sviluppi successivi dei lavori di Mondrian che ci porta a ricercare le origini dei suoi lavori futuri in queste opere. L'arte di Mondrian fu sempre intimamente legata ai suoi studi spirituali e filosofici. Nel 1908 cominciò a interessarsi al movimento teosofico iniziato da Helena Petrovna Blavatsky nella seconda metà del XIX secolo. Blavatsky riteneva fosse possibile raggiungere una conoscenza della natura più profonda di quella resa disponibile dai mezzi empirici: molto del lavoro di Mondrian per il resto della sua vita venne ispirato da questa sua ricerca della conoscenza spirituale. Mondrian conserverà per tutta la sua vita il suo diploma di ammissione alla Società teosofica, con il numero 1690, firmato da Annie Besant e datato 25 maggio 1909. Mondrian rimase molto colpito da una mostra di opere cubiste ad Amsterdam nell'1911 che modificò profondamente il suo lavoro a venire. La sua ricerca della semplificazione è visibile nelle due versioni di stilleven met gemberpot ("natura morta con giara"). La versione dell''11 è cubista, mentre quella del 1912 si riduce a una forma rotonda con triangoli e rettangoli.

Mondrian ha vissuto in diverse parti del mondo che lo hanno influenzato fortemente nella sua arte. Oltre al suo luogo d'origine, ovvero i Paesi Bassi, frequentò per diversi anni anche Parigi, Londra e New York.