Storia
Storia del gruppo
La nascita del gruppo risale al 2006, nella fertile scena elettronica di Los Angeles, quando il gruppo era composto da cinque elementi; Kraddy e KittyD abbandoneranno il progetto nel 2009 per divergenze stilistiche.
La fama dei Glitch Mob è dovuta soprattutto al loro modo di intendere la musica elettronica nei concerti dal vivo, scegliendo di suonare live con laptop e controller MIDI come l'Akai MPC60. Dopo aver guadagnato l'attenzione di Los Angeles e San Francisco grazie alle loro spettacolari esibizioni, danno vita ad un tour prima lungo la costa occidentale degli Stati Uniti e in seguito in tutto il mondo.
Il 25 Maggio 2010 pubblicano per Glass Air Records l'album di debutto Drink The Sea, che raggiunge il picco al 57º posto nella CMJ Top 200 di Radio College, portando la rivista Electronic Musician a inserire il trio sulla copertina.
Nell'agosto del 2011 il gruppo annuncia di essere in procinto di produrre un nuovo album presso il Joshua National Tree Park e nel 2014, a distanza di 4 anni dal primo, viene pubblicato Love Death Immortality, secondo lavoro in studio del gruppo, preceduto dal singolo Can't Kill Us. L'album si distacca stilisticamente da Drink The Sea, abbandonando le sue sonorità mistiche ed oniriche a favore di ritmi più orecchiabili e riconducibili all'EDM, e raggiunge al debutto la prima posizione della Billboard Dance/Electronic Songs Chart.
Nel corso del loro tour del 2014 hanno aggiunto alla loro strumentazione un nuovo elemento, appositamente sviluppato per le loro performance, denominato "The Blade". Costruito da esperti dell'industria cinematografica, consiste in dei controller personalizzati racchiusi in un'unità che comprende sia luci che strumenti. In un'intervista al Sound of Boston Josh Mayer ha precisato: "Rappresenta realmente chi siamo e cosa cerchiamo di comunicare, ed è semplicemente uno strumento che ci permette di suonare musica nel modo in cui vogliamo suonare la nostra musica".
Nel maggio 2018 viene rilasciato il loro terzo album in studio See Without Eyes.
Degni di nota sono anche i loro remix di altri grandi artisti, tra i quali di The Prodigy, Daft Punk,White Stripes e Linkin Park.