Radiohead- Biografia

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I Radiohead sono stati tra i grandi protagonisti del rinnovamento del rock britannico a cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila. Pochi come loro sono stati in grado di rappresentare in musica il disagio esistenziale di fine millennio e l'alienazione della "X Generation". Le loro canzoni affollate di "loser" e di "creep", di androidi e rottami sono la sintesi ideale di un percorso post-punk di Smiths per giungere all'elettronica europea.

La loro storia inizia nel 1988, quando il cantante Tom Yorke e il bassista Colin Greenwood, già nella band punk dei Tnt, decidono di formare un nuovo gruppo. A loro si uniscono subito Ed O'Brien, chitarrista, e Philip Selway, batterista, seguiti dal fratello di Greenwood, Johnny, violinista membro della Vale Youth Orchestra. Adottano inizialmente il nome "On a Friday", in onore dell'unico giorno in cui possono riunirsi per suonare. Infatti, tutti tranne Johnny, sono impegnati con gli studi universitari.

Il 22 luglio 1991, gli On a Friday si esibiscono in pubblico per la prima volta all'Hollybush di Oxford. Pochi mesi dopo incidono il loro primo demo "Manic Hedgehog" con quattro tracce: "I Can't", "Nothing Touches Me", "Thinking About You" e "Philippa Chicken". La Emi ne intravede il talento e li mette sotto contratto il 21 dicembre 1991. L'anno seguente, la band decide di cambiare nome in "Radiohead", ispirandosi ad un brano dei Talking Heads.

Il loro primo extended play "The Drill" si rivela un fiasco ma, il 21 settembre 1992, viene pubblicato il singolo "Creep", la canzone che a detta di Colin "ci avrebbe dato fortuna, ci avrebbe distrutto la vita e ci avrebbe illuminato il cammino". Infatti riceve presto un enorme successo, diventando una hit mondiale che cambierà la vita ai Radio Head.

L'album di debutto "Pablo Honey" (1993) raggiunse il 25° posto nelle classifiche inglesi, ma non ebbe il successo sperato e non seppe offrire molto di più del "britpop" dell'epoca.

Nel 1994 esce "My Iron Lung", che anticipa l'uscita di "The Bends" l'anno seguente. L'album fece guadagnare al gruppo numerosi ammiratori, ma la loro reputazione crebbe ancora di più con l'uscita del terzo album, caratterizzato dal tema ricorrente dell'alienazione moderna "OK Computer" (1997), riconosciuto da diversi critici come una pietra miliare della musica rock degli anni Novanta.

Con i loro successivi album "Kid A" (2000) e "Amnesiac" (2001) raggiunsero i massimi livelli di popolarità. La band conobbe un'ulteriore evoluzione del proprio stile musicale, fortemente influenzato dalla musica classica contemporanea, dal free jazz e dall'elettronica. Il loro sesto album, "Hail to the Thief" (2003) è caratterizzato da testi rivolti all'attualità, mescolando influenze da tutta la carriera della band. I Radio Head, dopo quattro anni di assenza dalle scene, completarono le registrazione del loro settimo album "In Rainbows" (2007). Nel 2016 ogni informazione presente sulle loro pagine ufficiali viene eliminata, mentre il loro sito si tinge interamente di bianco. E' l'inizio della cambagna che annuncia il loro ritorno con "A Moon Shaped Pool".

La rivista statuniterne Rolling Stone ha incluso quattro album dei Radiohead nella sua lista dei 500 migliori album: Kid A al 20° posto, The Bends al 276°, OK Computer al 42° e In Rainbows alla 378°. La stessa rivista ha inserito la band alla posizione numero 73 nella lista dei 100 migliori artisti.