Gli inizi
Peter Jackson ha iniziato la sua carriera cinematografica in modo molto diverso rispetto ai suoi lavori più noti. Nei suoi primi anni Jackson si è fatto strada nel mondo del cinema indipendente, concentrandosi su film a basso budget e spesso abbracciando il genere splatter e horror.
Uno dei suoi primi film significativi è stato "Bad Taste" nel 1987, una commedia splatter che ha scritto, diretto, prodotto e persino interpretato. La trama segue un gruppo di agenti governativi che cercano di fermare degli alieni che stanno cercando di nutrirsi di carne umana. Il film è diventato un cult classic grazie al suo mix unico di umorismo nero e violenza grafica.
Successivamente, nel 1989, Jackson ha creato "Meet the Feebles", un film stravagante e surreale che utilizza marionette per raccontare la storia dietro le quinte di uno spettacolo teatrale con personaggi antropomorfi. Ancora una volta, questo film è stato un esempio del suo stile eccentrico e provocatorio.
Ma è stato con "Braindead" (noto anche come "Dead Alive" negli Stati Uniti), uscito nel 1992, che Jackson ha veramente attirato l'attenzione del pubblico e della critica. Questa commedia horror è diventata leggendaria per le sue sequenze di violenza e gore estremo. La trama segue le disavventure di un giovane che deve affrontare una crescente epidemia di zombie, con risultati spesso comici e oltraggiosi.
Questi primi film sono stati caratterizzati da un budget limitato, ma hanno dimostrato il talento di Jackson per gli effetti speciali e la sua audace creatività nella regia. Dopo questi lavori iniziali, Peter Jackson ha allargato la sua portata cinematografica dirigendo film di genere fantasy e avventura, inclusa la celebre trilogia de "Il Signore degli Anelli" e il remake di "King Kong" del 2005, guadagnando così riconoscimento internazionale e successo commerciale. La sua carriera è stata caratterizzata da una notevole crescita artistica e professionale nel corso degli anni.