Il Signore degli Anelli
Già in tenera età, Jackson ebbe modo di apprezzare il romanzo de Il Signore degli Anelli dopo aver guardato la versione cinematografica animata del 1978 di Ralph Bakshi. Il film entusiasmò il regista al punto da spingerlo a leggere diverse parti del romanzo durante un viaggio di dodici ore da Wellington ad Aucklandall'età di diciassette anni.
Dopo il rifiuto della Universal Studios di produrre il remake di King Kong, il regista iniziò a pensare ad un possibile adattamento cinematografico del romanzo di Tolkien. Jackson e sua moglie Fran Walsh scrissero la sceneggiatura, che in seguito fu rimaneggiata con l'aiuto di nuovi sceneggiatori coinvolti nel progetto. La casa di produzione Miramax Films esortò Jackson a dirigere l'adattamento in un unico film, ma il regista insistette per girarlo in due segmenti. Quando la produzione del film andò oltre i limiti di budget, la New Line Cinema ampliò la trasposizione del libro da due a tre film per rispettare meglio i tempi della saga di Tolkien. I tre film vennero girati contemporaneamente in diversi set sparsi in Nuova Zelanda. Essi sono caratterizzati da un ampio utilizzo di effetti speciali innovativi, modellini e diorama, sviluppati interamente dalla Weta Digital e dalla Weta Workshop, società cinematografiche fondate da Peter Jackson stesso. Il primo film della trilogia de Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, fu un enorme successo e garantì a Jackson grande fama internazionale. I due successivi capitoli (Le due torri e Il ritorno del re) ottennero ancora più successo. L'ultimo film incassò un miliardo di dollari in tutto il mondo, classificandosi al secondo posto fra i maggiori incassi nella storia del cinema dell'epoca e ottenendo numerosi riconoscimenti, fra i quali undici statuette ai Premi Oscar 2004. Grazie al lungometraggio, Jackson ricevette l'Oscar al miglior regista di quell'anno. La trilogia, inoltre, ha ricevuto ampi consensi riguardo al cast e agli innovativi effetti speciali digitali.