Construction Time Again
Construction Time Again è il terzo album in studio del gruppo, pubblicato il 22 agosto 1983 dalla Mute Records. Si tratta del primo disco del gruppo con Alan Wilder in formazione, che rimarrà fino a Songs of Faith and Devotion del 1993. Il disco presenta 9 brani. La copertina dell'album, sebbene basata in studio, presenta il monte Cervino.
Rispetto alle precedenti pubblicazioni, in Construction Time Again emergono testi più ricercati e oscuri, scritti in gran parte da Martin Gore a seguito di una sua visita a una Berlino all'epoca ancora divisa dal muro, attingendo dallo stile krautrock e industrial di vari gruppi tedeschi del periodo. Il disco rappresenta il primo capitolo della cosiddetta «trilogia berlinese» dei Depeche Mode in quanto per la sua produzione e quella di "Some Great Reward" e "Black Celebration" si recarono nella capitale tedesca per la loro realizzazione.
Nel gennaio 1983, poco prima dell'uscita del singolo "Get the Balance Right!", il cantautore Martin Gore ha assistito a un concerto degli Einstürzende Neubauten[♫], dandogli l'idea di sperimentare i suoni della musica industriale nel contesto del pop. Questo album ha introdotto una transizione nel contenuto dei testi per il gruppo. Construction Time Again presenta una matrice fortemente politica, ispirata dalla povertà che Gore aveva visto durante un recente viaggio che aveva fatto in Thailandia.
Per quanto riguarda l'elevata quantità di campionamenti, la band campionava vari suoni "trovati", strumenti giocattolo o altro come pietre e oggetti trovati nei cantieri, i quali manipolavano utilizzando il Synclavier, uno dei primi sintetizzatori digitali[♫]. Alan Wilder ricorda il processo di registrazione come uno dei più divertenti che abbia mai avuto, affermando:
"Martin si presentava con qualche giocattolo o qualche altro strumento strano e noi iniziavamo a registrarlo, campionarlo, farci cazzate."
L'album è stato preceduto dal singolo "Everything Counts", uscito l'11 luglio e è stato promosso anche dal singolo "Love, in Itself".
I testi hanno riscontrato una critica molto positiva. Le canzoni di protesta scritte da Gore sono osservate attentamente, ma mantengono una melodia commerciale[♫].
Brani
No. | Titolo |
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1. | "Love, in Itself" |
2. | "More Than a Party" |
3. | "Pipeline" |
4. | "Everything Counts" |
No. | Titolo |
---|---|
5. | "Two Minute Warning" |
6. | "Shame" |
7. | "The Landscape Is Changing" |
8. | "Told You So" |
9. | "And Then..." |