Metodi di rappresentazione del colore
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MODELLI DI COLORE
I modelli di colore, ossia modelli matematici astratti che permettono di rappresentare i colori in forma numerica, tipicamente utilizzando tre o quattro valori o componenti cromatiche, fanno riferimento al cosiddetto spazio dei colori: il più comune di questi lo possiamo immaginare come un cubo allineato agli assi cartesiani di uno spazio tridimensionale, all’interno del quale sono contenute tutte le possibili sfumature di colore. Con questa rappresentazione ogni tonalità possibile ha una sua posizione univoca, identificabile dalle tre coordinate spaziali, cioè dai valori che il punto considerato assume sull’asse delle X, delle Y e delle Z.
Modello RGB
Questo modello di colore è di tipo additivo e si basa su tre colori primari: il rosso, il verde e il blu, da cui appunto l’acronimo inglese RGB (Red-Green-Blue). Un’immagine può infatti essere scomposta in questi tre colori base che opportunamente miscelati tra loro danno (quasi) tutto lo spettro dei colori visibili. L’RGB è un modello basato sulla sintesi additiva: unendo i tre colori primari alla loro intensità massima si ottiene il bianco, poiché tutta la luce viene riflessa. Di conseguenza il modello RGB viene utilizzato qualora le immagini non debbano essere stampate ma visualizzate unicamente su un monitor, una TV, uno smartphone o qualsiasi altra sorgente luminosa per la quale valga il modello additivo della luce. Se disponiamo su ciascuno dei tre assi cartesiani intensità crescenti di rosso, verde e blu, otterremo lo spazio dei colori accennato prima, ossia quel cubo immaginario che racchiude al suo interno tutte le possibili sfumature cromatiche. È ovvio dedurre che nel punto di origine degli assi (coordinate 0,0,0) tutti e tre i colori avranno intensità pari a zero, cioè l’assenza completa di colore (nero) e, diametralmente opposto, avremo il punto in cui l’intensità di ciascun colore è la massima possibile, dove si originerà al contrario il bianco. In questo modello il valore massimo che ciascuno dei tre primari può assumere è 255.
Modello CMYK
Questa modello colore è dato dall’acronimo di Ciano (C), Magenta (M), Giallo (Y) e Nero (B) e viene chiamato anche quadricromia. Questo metodo utilizza la sintesi sottrattiva, dove due o più stimoli colore si comportano come filtri per la luce: il colore che giunge all’occhio umano, infatti, è quello che riesce a passare da tutti i filtri dei colori.
I colori ottenibili in quadricromia sono un sotto insieme della gamma visibile, quindi non tutti i colori che vediamo possono essere realizzati così come accade nello spazio RGB, perché il range che si può ottenere è più basso. I valori delle sue variabili di colore vanno da 0 a 100, e, per comodità, si possono associare questi valori a quantità di inchiostro: 0 corrisponde a inchiostro nullo mentre a 100 c’è la massima intensità di inchiostro.
Quando i primi tre colori sono sovrapposti possono dar vita a qualsiasi colore; il 100% di tutti e tre non genera però il nero bensì il bistro, un colore simile a un marrone scuro. È per questo motivo che si è introdotto il Nero (K), detto anche nero di quadricromia, che con l’aggiunta degli altri colori al nero può portare ad avere miscele più brillanti denominate “nero ricco”, “nero freddo”, “nero caldo”, etc.
Scala di colore
Metodo usato dai file di tipo Gif. Un'immagine in scala di colore ha un massimo di 256 colori, di conseguenza avrà un peso ridotto,ma una forte limitazione cromatica.
Scala di grigio
Questo metodo usa diverse sfumature di grigio in un immagine: le immagini a 8 bit possono avere fino a 256 sfumature di grigio. I colori di ogni pixel possono essere calcolati come percentuale di inchiostro nero in una scala che va dal 0% (bianco) al 100% (nero). Questo metodo colore viene spesso usato in fotografia perché permette di creare delle suggestive immagini in bianco e nero; tuttavia, i moderni programmi di elaborazione grafica permettono di migliorare notevolmente l’effetto, in modo da ottenere un bianco e nero versatile attraverso il miglioramento della densità dell’immagine.
Bitmap
Il metodo di colore Bitmap utilizza uno di due valori cromatici (bianco o nero) per rappresentare i pixel di un’immagine.
In questo metodo colore le immagini sono a 1 bit, con una profondità di bit vari a 1.
HSB
Il modello colore HSB definisce il colore utilizzando le componenti Tonalità (H), Saturazione (S) e Luminosità (B) ed è stato pensato per simulare il modo in cui l’occhio umano percepisce le immagini.
La Tonalità descrive il pigmento di un colore e si misura in gradi a 0 a 359 gradi (a 0° c’è il rosso, a 60° il giallo, a 120° il verde, a 180° il ciano, a 240° il blu e a 300° il magenta).
La Saturazione descrive il livello di vivacità di un colore ed è misurata in valori percentuali da 0 a 100, dove più alto è il valore e più vivo sarà il colore.
La Luminosità invece descrive la quantità di bianco contenuta in un colore e si misura in valori percentuali da 0 a 100 (ad un valore alto è associato un colore luminoso).