Biografia
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Vincent Willem van Gogh nacque a Zundert, Olanda il 30 marzo 1853 e morì a Auvers-sur-Oise, Francia il 29 luglio 1890. Fu un pittore olandese.
Il padre era un pastore protestante che non vedeva di buon occhio il fatto che il figlio disegnasse ma Vincent portò avanti ugualmente questa sua passione, cominciando però a dipindere quando aveva già 27 anni. Travagliato per tutta la sua breve vita da malattie mentali, una religiosità imposta dal padre fin dalla tenera età e l'abuso di alcool, dipinse la maggior parte dei suoi quadri nei suoi ultimi due anni di vita.
Molto famoso è l'episodio della mutilazione dell'orecchio. Van Gogh conosceva il pittore Gauguin già da due anni quando quest'ultimo giunse ad Arles, in Provenza, dove van Gogh viveva e voleva realizzare una sorta di comune di pittori. Gauguin restò deluso dalla città, e volendosi trasferire ai tropici, mal sopportava anche la vita in comune con Vincent. Una sera, dopo aver abusato di alcool in un bar, litigarono violentemente e Gauguin decise di andarsene da Arles. Però non lo fece subito e qualche giorno dopo i due litigarono ancora: van Gogh inseguì Gauguin per la strada con un rasoio e quando questi ritornò in albergo per fare definitivamente i bagagli, van Gogh si tagliò l'orecchio. Alcuni pensano che sia invece stato Gauguin a mutilare van Gogh, ma non ci sono prove certe né dell'una né dell'altra tesi. Van Gogh fu ritrovato mezzo dissanguato la mattina dopo dalla polizia e affidato alla cure del dottor Félix Rey. Riuscì a cavarsela e a ristabilirsi, grazie anche alla presenza del fratello Theo giunto in città avvisato da Gauguin.
La sua salute mentale stava progressivamente degradando, ma questo non gli impedì di continuare a dipingere. Nel frattempo venne invitato ad esporre alcune sue tele a Bruxelles e fu notato da altri pittori e da un critico d'arte. Cominciò quindi ad avere un certo successo. Nel marzo del 1890, partecipò ad una mostra a Parigi con ben dieci tele e Monet dichiarò che i lavori di van Gogh erano i migliori di tutti. Persino Gauguin, che non era mai stato lusinghiero nei confronti delle sue opere, gli scrisse congratulandosi con lui. Intanto il fratello Theo si era sposato e sistemato a Parigi con la moglie e il figlio, chiamato Vincent. Van Gogh faceva la spola tra Parigi e Auvers-sur-Oise, un villaggio ad una trentina di chilometri dalla capitale.
Il 27 luglio del 1890, uscì per fare una passeggiata e quando tornò dolorante si rifugiò subito in camera sua. Lo trovò il giorno dopo il padrone di casa perchè non si era presentato a pranzo. Van Gogh confessò di essersi sparato nello stomaco con una pistola. Il dottor Gachet, che lo aveva in cura da tempo, non potè estrarre il proiettile e cercò di bendarlo alla bell'e meglio. Poco dopo la mezzanotte van Gogh morì. Essendosi suicidato, il parroco si rifiutò di benedire la salma, quindi van Gogh venne sepolto in una cittadina vicina.
Il fratello Theo, distrutto dal lutto, venne ricoverato per qualche mese in una clinica per malattie mentali e dopo un apparente miglioramente si trasferì a Utrecht dove però morì nel gennaio 1891. Svariati anni dopo, nel 1914, la vedova di Theo fece trasferire la salma ad Auvers, accanto a quella di Vincent.