Influenze
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La pittura di Van Gogh rappresenterà un riferimento fondamentale nello sviluppo delle successive correnti artistiche. Grandissima fu la sua influenza sugli sviluppi dell'arte europea: in Francia sui movimenti post-impressionisti e sui Fauves, in Germania, per l'origine dell'espressionismo. L'arte di Van Gogh, come tipica e drammatica espressione del crescente contrasto tra il mondo interno e il mondo esterno, tra spiritualità e realtà oggettiva, è anche da considerarsi come il primo indizio della crisi che portò all'arte di pura espressione, indipendente da ogni funzione rappresentativa.
Restaurant La Machine at Bougival, Maurice De Vlaminck, 1905
Henri Matisse, uno dei principali esponenti dell’Espressionismo francese, fu fortemente influenzato dalla pittura di Vincent van Gogh. Il suo modo di rappresentare la realtà prediligeva forme semplificate, appiattite e bidimensionali, caratterizzate da un accostamento di colori luminosi ed in contrasto tra loro.
Ritratto di Madame Matisse, Henri Matisse, 1905
Anche Edvard Munch, uno dei principali esponenti dell’arte Simbolista nordica, subì l’influenza di Vincent. Proprio in uno dei suoi più celebri quadri dal titolo L’Urlo, l’artista espresse al massimo il rapporto angoscioso e tormentato che aveva nei confronti della vita.
L'urlo, Edvard Munch, 1893–1910
L’arte di Van Gogh fu in grado di influenzare artisti come Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Erich Heckel, esponenti di spicco dell’Espressionismo tedesco. Attraverso colori forti e forme irregolari dei loro soggetti, descrivevano la spiacevole sensazione legata al degrado dell’animo umano.