Biografia


BIOGRAFIA



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Nasce nel 1987 a Belgrado, allora capitale della Jugoslavia, da Srđan Đoković e Dijana Žagar. Anche i fratelli minori Marko e Đorđe hanno intrapreso la carriera di tennisti.
Incomincia ad appassionarsi al tennis a sei anni quando vede costruire dei campi da tennis davanti alla pizzeria dei genitori nella località sciistica di Kopaonik. Dopo la costruzione dei campi, giunge a Kopaonik l'allenatrice Jelena Genčić, ex tennista professionista e scopritrice del talento di Monica Seles. Novak osserva spesso gli allenamenti e la Genčić gli chiede se vuole giocare, Novak accetta e dopo qualche allenamento Genčić si rende conto che è un "bambino prodigio" e convince i genitori che diventerà un grande del tennis mondiale e ad assecondarne il talento. Sarà la sua coach nei primi 5 anni e contribuisce alla sua formazione, Đoković in seguito dichiarerà con gratitudine di aver imparato molto da lei. È lei a convincerlo a colpire di rovescio a due mani, e Djokovic rinuncia al rovescio a una mano del suo idolo Pete Sampras. Donna di grande cultura, impartisce all'allievo anche lezioni su letteratura e musica classica.

Quando viene bombardata Belgrado dalla NATO durante la guerra in Jugoslavia, Novak continua gli allenamenti con Jelena Genčić. Insieme agli amici si allena anche al tennis club del Partizan.

Nel gennaio 2010 perde al quinto set nei quarti di finale agli Australian Open contro Jo-Wilfried Tsonga a causa di continui spasmi allo stomaco. Nel luglio successivo il dottor Igor Četojević gli fa sapere che è intollerante al glutine e che gli dà una dieta bilanciata. Un anno dopo consegue i suoi primi grandi risultati con il successo al Torneo di Wimbledon e diventando il nº 1 al mondo.

Nel luglio 2014 sposa Jelena Ristić, con cui aveva una relazione fin dall'infanzia. Al matrimonio Jelena era già incinta, qualche mese dopo dà alla luce Stefan e nel 2017 nasce la figlia Tara.

Novak parla fluentemente serboinglesefrancesetedesco e italiano, oltre ad avere una conoscenza di base di spagnolo e arabo.

È soprannominato "Joker" (o talvolta "Djoker"), sia per il gioco di parole sulla pronuncia in inglese del suo cognome (joke-a-vitch), sia per il suo carattere burlone (sono note le sue imitazioni degli atteggiamenti di Federer, Nadal, Šarapova, Roddick, Williams…) e per la canzone omonima dedicatagli dalla band blues rock serba "Zona B". Nel periodo di maggior successo era chiamato anche "Serbinator", un gioco di parole tra le sue origini e il film Terminator.


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