Caratteristiche tecniche



CARATTERISTICHE TECNICHE


Djokovic sa adattarsi a ogni superficie (ha vinto numerosi tornei sia sull'erba, sia sulla terra rossa, sia sul sintetico) e basa il proprio gioco su una condotta particolarmente atletica e aggressiva. I suoi maggiori punti di forza derivano dalle grandi doti atletiche, che gli permettono di affrontare incontri anche molto lunghi mantenendo un livello di gioco costante (sua è infatti la vittoria nella finale Slam più lunga di sempre contro Rafael Nadal agli Australian Open 2012, durata ben 5 ore e 53 minuti), e dalla grande precisione in risposta al servizio dell'avversario, che gli permette di ottenere punti diretti in risposta. I suoi colpi da fondo campo, rovescio e diritto, sono potenti, profondi e incisivi. La sua prestanza fisica gli permette di uscire indenne anche dalle partite più lunghe e dispendiose dal punto di vista energetico, mentre la sua visione di gioco, e le sue capacità difensive gli garantiscono un'eccellente copertura del campo e recuperi da situazioni di notevole difficoltà.

Straordinaria e univocamente riconosciuta è la sua capacità di mantenere l'equilibrio anche in situazioni precarie, di allungo o spaccata, coordinandosi in modo da ottenere l'ideale impatto con la pallina. Proverbiale la sua posizione in campo, attaccato alla linea di fondo campo e rapidissimo coi piedi, caratteristica che gli consente di avere la corretta distanza dalla palla in ogni situazione. Oltre che per le sue doti fisiche, è anche molto forte mentalmente: spesso annulla match-point e vince gli incontri sfruttando il tracollo psicologico dell'avversario.

Una dimostrazione di questa forza mentale si è vista nella vittoriosa finale dello Shanghai Rolex Masters 2012, dove in finale ha annullato cinque match-point nel secondo set a Andy Murray. Altro celebre esempio è la finale del torneo di Wimbledon 2019, in cui ha annullato due match point nel quinto set sul servizio di Roger Federer, con la quasi totalità del pubblico a favore dello svizzero, per poi vincere la finale più lunga della storia del torneo per 13-12.

Colpi: 



Il potente diritto del serbo


Il dritto è uno dei suoi colpi più efficaci: viene eseguito con una presa western a 3/4, partendo da una posizione semi-aperta e con una grande rotazione dei fianchi, delle spalle e del busto, necessarie per compensare l'impugnatura estrema. Durante il movimento, Novak tiene la testa ferma e gli occhi fissi sulla palla, colpisce normalmente dal basso verso l'alto, imprimendo una buona rotazione in top alla palla, per poi chiudere avvolgendo il braccio attorno al busto.





Il rovescio bimane di Nole



Il rovescio bimane di Novak, annoverato tra i più efficaci del tour, incomincia con una solida presa di entrambe le mani. Quando la pallina si avvicina, il movimento del busto è molto fluido, al contatto con la palla la testa rimane ferma, poi si alza seguendo il movimento del corpo, sfruttando così una buona parte dell'energia cinetica disponibile.

Il rovescio in back viene usato dal serbo quasi sempre come difesa nei colpi a palla bassa. Novak ha però il problema di esporre troppo la faccia della racchetta quando colpisce la pallina: questo comporta un innalzamento della stessa dovuto al modo in cui viene colpita, cioè troppo sotto alla racchetta.

All'inizio il servizio di Nole era molto buono, teso e potente. Nelle stagioni 2009 e 2010 ha avuto notevoli difficoltà nella battuta, probabilmente perché Todd Martin, che era entrato nel suo team, insisteva nel farlo battere con un movimento scattante e veloce, rendendo però la battuta abbreviata e fin troppo meccanica. Dopo queste difficoltà è tornato a battere come prima e il suo servizio (indifferentemente pericoloso, tanto che la palla sia colpita di piatto, flat, o di taglio, slice) è divenuto una delle sue armi più importanti: mentre la palla viene lanciata, non troppo in alto, le gambe effettuano un moderato piegamento e colpisce la palla quando si è elevato da terra, nella metà superiore della racchetta.

La volée di dritto è eseguita facendo fare alla racchetta un movimento avanti-indietro-avanti, impugnandola tenendo la nocca dell'indice circa a metà manico. Nella volée di rovescio usa la stessa impugnatura della volée di dritto, esponendo la racchetta un po' troppo.

Per universale riconoscimento di tecnici, giocatori e commentatori (per esempio John McEnroeGaël Monfils e Andy Murray), il suo colpo migliore resta tuttavia la risposta al servizio, fondamentale nel quale è probabilmente il miglior interprete della storia e in cui abbina prontezza di riflessi, potenza e precisione. Il serbo ha chiuso la stagione 2012 col 60% di risposte alla seconda di servizio degli avversari. Questa abilità gli consente spesso di mettere in difficoltà gli avversarsi facendogli perdere il turno di servizio.


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