STORIA

HOME | STORIA | PERSONAGGI | MEDIA | GALLERIA | VIDEO |

Tartarughe Ninja (in origine Teenage Mutant Ninja Turtles) è una serie a fumetti di genere fantascientifico e super eroistico ideata nel 1984 dai disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird tramite un’autoproduzione e pubblicata inizialmente negli Stati Uniti d'America dalla casa editrice statunitense Mirage Studios. Dopo aver conosciuto diversi editori e formati, attualmente è pubblicata dalla IDW Publishing.

Gli anni ottanta rappresentano un anno di rinascita per il fumetto americano, la Marvel ritorna a produrre profitti sotto la direzione illuminata di Jim Shooter, la DC Comics pubblica opere seminali, alla base della moderna narrativa a fumetti e vi è il proliferare delle case editrici indipendenti che permettono agli autori libertà creativa e sperimentazione. La nuova era del fumetto si apre grazie al proliferare del Mercato Diretto ovvero della nascita di fumetterie e negozi specializzati che entro la fine del decennio sostituiscono le edicole come principale fonte di vendite nel mondo dei comic. Questo permette agli editori di poter gestire la produzione di copie stampate e distribuite grazie al sistema delle pre-ordinazioni e a differenza del mercato delle edicole non vi sono resi con il rischio di migliaia di copie invendute da mandare al macero. Inoltre all'interno del Direct Market vengono definitivamente a mancare le regole di controllo sul materiale pubblicato attraverso la ghigliottina del Comics Code Authority. Si crea quindi un terreno fertile per la creazione di case editrici indipendenti, i cui albi sono sostenuti dai migliaia di comic shop nati negli stati uniti in brevissimo tempo. Tra queste vi sono la First comic, la Malibu Comics, la Pacific Comics, la Comico, la Dark Horse Comics e la Valiant Comics a cui se ne aggiungono altre decine. Per i fumettisti vi è quindi la possibilità di portare nuove idee, formati ed avere una libertà creativa conosciuta in precedenza solo all'oscuro e semi-sconosciuto mercato degli underground comics. Tra i titoli che ottengono visibiltà e distribuzione inimmaginabili fino a pochi anni prima abbiamo opere quali Watchmen di Alan Moore e Dave Gibson, Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller (entrambe pubblicate da DC), la linea Epic Comics (imprint Marvel per fumetti indirizzati ad un pubblico adulto e/o post-adolescenzile), Mouse di Alt Spiegerman, Nexus di Mike Baron e Steve Rude, American Flagg! di Howard Chaykin, Love and Rockets dei Los Bros. Hernandez. A questi si aggiunge il dirompente impatto della serie in bianco e nero delle Teenage Mutant Ninja Turtles che, contro ogni previsione danno il via ad un fenomeno con decine di imitazioni (spesso fallimentari), all'inizio di fenomeni speculativi e ad uno sviluppo multimediale e di merchandise di grande successo. In genere questi titoli (e altri ancora) cambiano completamente lo scenario del mercato e servono alla espansione delle pubblicazioni di opere a fumetti nel sofisticato formato delle graphic novel, testa di ponte per l'approdo del fumetto nelle librerie dove acquista una nuova dignità letteraria.

Prima del 1984, Kevin Eastman aveva pubblicato solo pochi lavori su Comix Wave e Goodies; mentre Peter Laird era stato ancora meno fortunato. I due, traendo spunto da alcune bozze disegnate per svago, concepirono la serie delle Tartarughe Ninja soprattutto al fine di parodiare stimati lavori di Frank Miller quali Daredevil e Ronin con personaggi antropomorfi nello stile del fumetto di culto Cerebus, a cui erano entrambi molto legati. In questo caso i loro eroi sono delle tartarughe antropomorfe (mutate da sostanze radioattive) che sviluppano abilità da ninja e prendono i loro nomi da celebri artisti rinascimentali quali: Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello (chiamato Raphael nella versione originale). Possedendo uno stile di disegno molto simile, poterono scambiarsi i ruoli per accorciare i tempi di lavorazione, e dopo aver realizzato il primo episodio della loro serie iniziarono a cercare qualcuno che la pubblicasse. Sfortunatamente, nessun editore trovò interessante il progetto, e i disegnatori dovettero optare per l'autopubblicazione. Fondarono così una loro casa editrice, che chiamarono Mirage ("miraggio") proprio per l'assenza di veri e propri studi di lavoro, sostituiti da angusti spazi quasi casalinghi. Per arrivare alla stampa del primo albo di 40 pagine in bianco e nero devono prosciugare i loro conti bancari e chiedere dei prestiti ai loro parenti, e rimborsi delle tasse. I due autori non si perdono d'animo e portano avanti il loro progetto.

Per poter arrivare alla pubblicazione di Eastman & Laird's - Teenage Mutant Ninja Turtles senza alzare eccessivamente i costi si affidano ad una inesperta tipografia, che stampa il primo numero in un formato inusuale per i fumetti, tanto che anche le successive uscite si presentano con dimensioni e alcuni difetti di stampa e impaginazione. Il primo volume della serie viene distribuito in 3000 copie il primo maggio del 1984 e, superando le aspettative, suscita un tale interesse tra i lettori da andare esaurite. Ne segue una ristampa di 6000 copie anch'essa in sold-out. Nonostante copra un pubblico di nicchia del mercato indipendente il duo Liard/Eastman sente di aver creato qualcosa di speciale, capace di potersi ritagliare un proprio spazio nel cuore dei lettori. Di conseguenza si mettono subito al lavoro sul secondo albo a cui vi si dedicano per 5 mesi (esce nell'ottobre del 2004), vi si dedicano con scrupolo e attenzione in quanto può essere la vera prova del fuoco per la loro creazione. Decidono di distribuirne 15 mila copie che vanno immediatamente esaurite. In seguito alla sorprendente richiesta delle fumetterie ne viene distribuita una seconda ristampa di 30 mila copie, anch'essa andata esaurita e rendendo la loro serie sulle tartarughe ninja il fumetto indipendente più venduto nella storia dei comic book statunitensi. Il più grande fenomeno del mercato indipendente del decennio è difficilmente spiegabile considerata l'ampia scelta offerta dal settore in questo periodo di boom creativo, il co-creatore Eastman dichiara:«Mi piacrebbe dire che i lettori amano il nostro stile di disegno (e narrazione) ma la maggior parte delle persone (da noi interpellate) affermano che si tratta del bisogno di leggere fumetti differenti. Ai lettori è piaciuto per la novità che ha rappresentato». In riscontro così positivo porta ad una produzione di decine di titolo di albi simili pubblicati in bianco e nero con la nascita di diverse case editrici indipendenti ma il successo ottenuto dalle Tartarughe Ninja non viene eguagliato e il mercato indie di fumetti in bianco e nero, dopo un picco di vendite iniziale collassa nel giro di pochi anni. L'apice di questo tipo di comic book è nel 1986 quando i comic shop hanno un enorme richiesta di titoli che sono derivativi o parodie delle Teenage Mutant Ninja Turtles, tra questi vi sono titoli quali Cold-Blooded Chamaleon Commandos, Pre-Teen Dirty Jean Kung Fu Kangaroos, Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters, Naive Interdimensional Commando Koalas, Geriatric Gangrene Jujitsu Gerbils. La rivista di settore Amazing Heroes arriva a calcolare che nel mese di dicembre del 1986 vi sono 41 serie in bianco e nero che parodizzano o si ispirano a quella delle tartarughe ninja. Il fenomeno viene ulteriormente amplificato dai risultati ottenuti da TMNT (anagramma di Teenage Mutant Ninja Turtles) n.8 in cui le Tartarughe Ninja ospitano sulla loro serie un team-up con il Cerebus di Dave Sim. L'albo può vantare la vendita record (per gli indie-comic) di quasi centomila copie. Sono diversi gli artisti di punta della storia fumettistica a stelle e strisce a voler dare un lo loro contributo alla serie, tra i quali Richard Corben, Rick Veicht, Michael Zulli, Mark Bode. Il mercato conosce quindi un periodo di grande espansione ma anche di incertezze e instabilità, tanto che i due principali editori indipendenti agli inizi degli anni ottanta quali la Capital Comics e la Pacific Comics devono già cessare le pubblicazione a metà del decennio, dando spazio alla Eclipse Comics e alla Comico anche se è la Dark Horse Comics a divenire il vero primo terzo polo del fumetto statunitense e a costruire una realtà destinata a rimanere un landmark del settore anche ai giorni nostri. Nonostante questo il fenomeno delle Teenage Mutant Ninja Turtles risulta sorprendente dando involontariamente inizio alla speculazione sulla vendita dei fumetti nel mercato secondario che ormai non vede più la partecipazione dei collezionisti e appassionati ma anche della massiccia entrata degli speculatori, evento che mette le basi per il crash del mercato fumettistico del biennio 1995/1996 un decennio dopo. Già nel 1985 il primo albo della serie è molto ricercato con la rivista Comic Collectors che ne fissa il prezzo a quaranta dollari che sale a 125 dollari nel 1986, divenendo un comic book che nel mercato secondario è più ricercato e valutato dell'albo degli anni settanta in cui cui appaiono per la prima volta i nuovi X-Men di Chris Claremont ovvero Giant Size X-Men n.1 il punto di partenza per la serie best-seller degli anni ottanta (Uncunny X-Men). I due creatori delle tartarughe Ninja divengono delle star del mondo dei comic soprattutto dopo la loro apparizione e intervista sulla prestigiosa rivista di settore Comics Interview n.27 ma il successo definitivo per Liard e Easrman, anche a livello internazionale, arriva nel 1987 con un contratto con Playmates Toys, una piccola azienda decisa a far successo nel mondo delle action figure e l'inizio della produzione di una serie d'animazione che viene seguita da molti giovani telespettatori, arrivando a durare quasi un decennio. La versione animata viene edulcorata rispetto alla versione fumettistica più graffiante e violenta ma d'altra parte diviene fondamentale la vendita dei giocattoli stile action figure indirizzata ad un'utenza in età pre-adolescenziale. Di fatti la trasposizione animata riscuote una popolarità incredibile tra i bambini e i ragazzini. Fu proprio questa trasposizione a rendere le Tartarughe Ninja famose nel mondo intero, ma si allontana dai toni e dalle atmosfere cupe della serie a fumetti originali aumentando i toni ironici e leggeri in modo da puntare ad un pubblico più vasto, composto anche da una fascia si telespettatori infantile. Da questa serie, nota anche in Italia con il titolo di Tartarughe Ninja alla Riscossa, si sente quindi la necessità di affiancare alla serie a fumetti di Lard/Eastman un prodotto cartaceo che rispecchiasse la trasposizione animate. Da qui nasce l'accordo con la storica casa editrice Archie Comics che si incarica di realizzare questa nuova versione delle Tartarughe Ninja con il titolo Teenage Mutant Ninja Turtles Adventures, fumetto nato come trasposizione sia degli episodi ma anche di storie originali. La serie a fumetti della Archie Comics risulta essere un'ulteriore propulsione alla popolarità dei personaggi in quanto può godere di una distribuzione non solo all'interno del circuito del Mercato Diretto ma anche nelle edicole, divenendo accessibile ad un numero di lettori più vasto e di ogni età. Agli inizi degli anni novanta le TMNT sono quindi divenute un fenomeno popolare della cultura pop avendo uno show televisivo di grande successo trasmesso dalla CBS nel loro segutissimo slot di cartoni animati del sabato mattino, un videogioco realizzato da Nintendo, una linea di giocattoli popolare a livello internazionale, dei prodotti alimentari a loro dedicati quali pizze surgelate, una linea di cereali e la Hosttess Pudding Pie che gli dedica un loro prodotto. Il merchandising copre diversi prodotti, dalla fornitura di pacchetti per merenda da portare a scuola, lenzuola e fodere per cuscini ai celebri dispenser Pez (all'apice della popolarità in quel periodo). Il fenomeno è tale che vi si interessano inevitabilmente anche gli studios di Hollywood dal quale ne nasce un film cinematografico live-action distribuito nelle sale statunitensi a partire dal 30 marzo 1990. La pellicola ottiene un buon riscontro di pubblico dando origine ad una trilogia di film.

Nel frattempo la Mirage Studios pubblicava Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles, Teenage Mutant Ninja Turtles - Volume 2 e alcuni speciali su Mirage Specials. Il successo del primo film si replica col sequel del 1991 ma viene un sostenuto calo di incassi col terzo capitolo distribuito nel 1993 che nonostante i buoni introiti non eguaglia quello dei primi due film. Nel 1997 viene girata una serie in live action dal titolo Tartarughe Ninja: l'Avventura continua, ma, dopo un avvio positivo nella prima stagione, lo share calò nella seconda e si decise di chiudere la serie. Nonostante questo i creatori delle Tartarughe Ninja si ritrova ad aver generato un franchise che solo grazie al merchandising raccoglie oltre 400 milioni di dollari all'anno. Gli stessi Kevin Eastman e Peter Liard ammettono di aver trovato una miniera d'oro che li porta a guadagnare oltre ogni loro possibile immaginazione anche perché avendo detenuto i diritti sulla loro creazione, al contrario di quanto sarebbe capitato con le Big-Two (DC e Marvel) detengono la proprietà intellettuale e le licenze su qualsiasi prodotto e/o opera multimedilale sui loro eroi ninja antropomorfi. Eastman si accorge che da quando deve curare gli aspetti commerciali del franchise ha sempre meno tempo da dedicarsi alla sua vera grande passione ovvero il lavoro di fumettista. Anticipando quanto poi creato con successo qualche anno più tardi dalla Image (nel 1992) crede che sianecessario creare una casa editrice che sappia curare al meglio gli aspetti produttivi, di pubblicazione e di marketing degli autori indipendenti e lasciare che loro si occupino unicamente delle loro opere creator-owned. Ovviamente esistono già case editrici indipendenti di questo tipo ma lui vuole usufruire della sua esperienza come fumettista nell'aiutare altri autori nel migliore dei modi garantendo loro almeno l'80% dei guadagni sui fumetti che divengono profittevoli creando uno staff editoriale che si preoccupi totatlmente dell'aspetto produttivo permettendo loro di non doversi occupare d'altro se non del vesante creativo. A tal fine decide di creare la casa editrice Tundra Publishing con lo scopo di dare spazio a talenti emergenti e alle idee più innovative del panorama fumettistico, mentre l'aspetto menageriale viene curato da uno staff specializzato della Tundra. Oltre a vi è la volontà di produrre edizioni deluxe di opere di grandi autori quali Cages di Dave McKean, del quale vuole distribuire adeguamente negli USA anche la graphic novel britannica Violent Cases e No Man's Land dell'artista George Pratt reso noto dal suo stile pittorico. Nel suo progetto iniziale prevede sia necessario un anno di tempo partendo da una produzione di fumetti ridotta per poi espandersi. I piani non vengono però rispettati e Eastman non riesce a costruire un'organizzazione efficiente per raggiungere i propri scopi. Dopo l'annuncio e la presentazione della Tundra al San Diego Comicon del 1990 si ritrova a gestire circa 70 progetti da parte di autori indipendenti e allo stesso tempo non ha la capacità e possibilità di costruire una casa editrice che li sappia gestire. A tal fine si rivolge al presidente Mike Richardson della Dark Horse Comics e propone una fusione con la Tundra che però viene declinata in quanto considerato troppo rischioso e non necessariamente profittevole. Bisogna considerare che il primo fumetto di successo della Dark Horse è stato una parodia delle Tartarughe Ninja con la serie con la serie Boris the Bear Slaughters, the Teenage Radioactive Black Belt Mutant Ninja Critters che arriva a vendere 80 mila copie. Ora però (nel 1990) è divenuta il terzo polo editorile del mercato venendo nominata dal distributore Capital City come "Il miglior editore dell'anno. Senza il gisto supporto e i finanziamenti adeguati l'ambizioso progetto di Liard è destinato quindi a fallire.

Nel 2001 gli studi Mirage hanno pubblicato una nuova serie a fumetti intitolata TMNT (acronimo di Teenage Mutant Ninja Turtles) seguita dal periodico approfondimento Tales of TMNT.

Nel 2003, in collaborazione con 4Kids è stata prodotta una nuova serie animata, scritta principalmente da Peter Laird. La serie ha ottenuto un discreto successo negli Stati Uniti e arrivò in Italia due anni più tardi con il titolo di Tartarughe Ninja. Nel 2007 Kevin Munroe ha prodotto TMNT, un film in computer grafica dedicato alle tartarughe ninja, che si svolge dopo la morte di Shredder. Nel 2008 è stata realizzata la settima stagione della serie animata. Nel 2010 inoltre è uscito negli Stati Uniti il film TV d'animazione Turtles Forever, molto particolare perché mette insieme le varie versioni uscite negli anni e troviamo le tartarughe dell'87 che lottano a fianco a quelle della serie del 2003 e incontrano anche quelle originali del fumetto dell'84.

 

TRAMA

In seguito a un incidente automobilistico, un pericoloso liquame radioattivo venne disperso nelle fogne di New York, contaminando quattro piccole tartarughe smarrite nel trambusto dell'evento. Le vittime del contagio subirono una lenta ma radicale mutazione genetica, che le portò ad assumere caratteristiche vistosamente antropomorfe e facoltà intellettive non inferiori a quelle umane. Il mentore delle Tartarughe, il saggio Splinter, ha invece origini diverse a seconda della storia di riferimento: nel fumetto originale Splinter era un topolino adottato come animale da compagnia dal saggio maestro di arti marziali Hamato Yoshi, vittima del perfido Shredder, maestro rivale e futuro capo della setta criminale nota come "Clan del Piede". Anch'egli contaminato dalle radiazioni e subendo un processo simile a quello delle tartarughe, decide di adottare i giovani mutanti come figli e istruirli nelle arti marziali.

Nella serie animata del 1987, rimuovendo la crudele morte di Hamato Yoshi, si apprende che Splinter altri non è che la versione mutata dello stesso Hamato Yoshi, il quale fu scacciato da Shredder e costretto a vivere nelle fogne e quindi a contatto con i ratti. Il contatto costante con i roditori, unito al contatto col mutageno, lo trasformerà in un topo antropomorfo che decide di accudire le tartarughe fin dalla tenera età insegnando loro tutto ciò che conosce. Da umano egli era un maestro di arti marziali. In entrambe le versioni del mito le tartarughe, vivendo nascoste dagli esseri umani, vengono così educate alla rigida dottrina dei guerrieri, apprendendone oltre alle tecniche di combattimento anche il ferreo codice d'onore.

Dopo un lungo addestramento fisico e spirituale nel segreto del sottosuolo cittadino, dove risiedono, gli ormai adolescenti Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo (che prendono i nomi da quattro artisti protagonisti del Rinascimento fiorentino) vengono dichiarati dal sensei pronti per adempire al destino di combattenti: con il favore delle tenebre le Tartarughe Ninja cominciano infatti a percorrere le strade della metropoli, mettendo segretamente giustizia tra i criminali. Questa solitaria guerra alla malavita, unita a motivi di vendetta, porterà i mutanti a fronteggiare il Clan del Piede, una potente setta di guerrieri ninja che gestisce il crimine organizzato di New York.