Biografia
Amalia Sperandio è stata una pioniera nel suo campo. È stata la prima donna a dedicarsi alla
fotografia nei primi anni del '900.
Nata nel 1854 a Corfù (Grecia) da Concetta e Giovanni Sorrentino.
Il padre è originario di S. Marco di Preturo (L'Aquila), ma è esiliato dai Borboni per aver preso
parte ai primi moti del Risorgimento. Sposati da poco, la moglie Concetta decide di seguirlo fino a
Corfù.
Con il cambiare della situazione politica, la famiglia rientra in Italia, a Napoli, dove Amalia, grazie
al padre, proprietario di una libreria, comincia a frequentare ambienti colti e a studiare con i
migliori insegnanti in campo letterario e musicale.
Alla morte del padre, torna a Preturo con la madre. Entrambe vivono nella miseria e
nell'isolamento. Per questo motivo è vittima dello scherno di molti del suo paese.
Alla morte della madre, la fotografa rimane presso una famiglia che la ospita e nel tempo crea nuovi
contatti con altri nobili del territorio.
Amalia Sperandio è una donna forte, dotata di un carattere impositivo, una cultura raffinata e una
rara sensibilità poetica.
All'anagrafe è registrata come casalinga di professione.
È apprezzata dama da compagnia presso alcuni marchesi ed è soprattutto ricordata per essere stata
donna da compagnia della Marchesa Maria Cappelli della famiglia Dragonetti de Torres, famiglia di
cui diventa subito parte.
La sua attività fotografica si lega soprattutto a questo nobile casato. Nonostante questo, il suo lavoro
non riguarda solamente le nobili famiglie, difatti molte delle sue foto documentano la vita
quotidiana e reale degli abitanti della sua città, gli eventi storici accaduti e degni di nota e i paesaggi
e i luoghi che spesso rappresentano un mondo che ad oggi non esiste più.
Vive l'ultima parte della sua vita in maniera agiata essendo divenuta fotografa ufficiale delle
famiglie nobili aquilane.
Muore a L'Aquila nel Luglio del 1948 a 94 anni nella sua abitazione in Via XX Settembre.
