Black Celebration

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Black Celebration è il quinto album in studio del gruppo, pubblicato il 17 marzo 1986 dalla Mute Records. Il disco contiene 11 brani.

Considerato tra gli album più influenti degli anni ottanta, il disco è stato inserito al quindicesimo posto nella classifica dei 25 migliori album di tutti i tempi secondo la rivista Spin[].

Ultimo capitolo della trilogia berlinese dopo Construction Time Again e Some Great Reward, l'album segna l'inizio di una fase più cupa della carriera del gruppo, grazie alle spiccate tonalità dark dovute all'evoluzione delle sonorità proposte da Alan Wilder.

Daniel Miller ha ideato "un piano per catturare l'essenza delle opere oscure" che Martin Gore ha creato perché egli non aveva intenzione di compromettere l'atmosfera creata dalle demo delle canzoni. Secondo le parole di Miller la loro produzione ha creato "una distopia futura tech-noir che luccica di oscurità".

La band voleva cambiare ancora una volta la propria routine lavorativa per assicurarsi che le cose non portassero alla noia o alla mancanza di produzione. Daniel Miller ha dichiarato:

"Ero un po' frustrato perché non riuscivo a convincere i ragazzi a pensare di lavorare in modi diversi".

Miller sentiva che la produzione stava rallentando dal loro debutto Speak & Spell, Construction Time Again, secondo lui era stato anche un prodotto di tantissime nuove cose da sperimentare a livello di suono.

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Per quanto riguarda i processi di registrazione e la formazione delle canzoni, i samples utilizzati non hanno deluso. Gareth Jones ha dichiarato che avrebbero sempre utilizzato i propri samples e avrebbe cercato di evitare l'uso di samples provenienti da altre fonti. Ad esempio, la traccia del titolo di apertura inizialmente doveva contenere samples di un discorso di Winston Churchill che diceva "Un breve periodo di gioia". Tuttavia, invece di campionare Churchill mentre lo diceva, fecero invece recitare la citazione a Miller. Ciò per assicurarsi che i campioni fossero originali. 

Il gruppo si nascose ancora una volta dalla copertina dell'album, che invece raffigurava un dettaglio di una foto di Brian Griffin di un modello di edificio futurista affiancato dai loghi in rilievo di Martyn Atkins, batterista inglese.

L'album è stato promosso dal singolo "Stripped" seguito da "A Question of Lust", e "A Question of Time".

Le recensioni contemporanee per Black Celebration sulla stampa britannica furono contrastanti. c'è chi ha sostenuto fossero delle "fighette che cercano disperatamente di apparire pervertiti come una fuga dalla superficialità della celebrità adolescenziale" e chi ha criticato i testi di Gore descrivendoli come "frammenti di disperazione adolescenziale". Molti altri apprezzarono le "melodie di puzzle perfettamente costruite" di Black Celebration concludendo che l'album suonasse come molto più di un semplice melodramma high-tech[].

Brani 


Side one
No.Titolo
1."Black Celebration"
2."Fly on the Windscreen"
3."A Question of Lust"
4."Sometimes"
5."It Doesn't Matter Two"
Side two
No.Titolo
6."A Question of Time"
7."Stripped"
8."Here Is the House"
9."World Full of Nothing"
10."Dressed in Black"
11."New Dress"