Sabrina Iezzi Mara Albani

LOUISE  BOURGEOIS

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Louise Bourgeois (Parigi25 dicembre 1911

 – New York31 maggio 2010) è stata una

 scultrice e artista francese

Louise Bourgeois si formò come scultrice alla École des Beaux-Arts di Parigi, per poi approdare a New York nel 1938. Acquisì la cittadinanza degli Stati Uniti nel 1951, dopo esser stata indagata da Joseph McCarthy,[1] e partecipò a diversi correnti artistiche, dapprima sotto l'influenza del surrealismo degli emigrati dall'Europa e dedicandosi, a partire dagli anni sessanta, alla lavorazione del metallo realizzando tra l'altro delle installazioni.La sua popolarità aumentò con la partecipazione alla documenta nel 1992 ed alla Biennale di Venezia nel 1993.   Negli anni più maturi, l'artista si occupa in maniera approfondita di temi come la sessualità, la famiglia e la solitudine, rappresentando immagini trasfigurate del membro maschile nelle sue installazioni e celebrando il concetto di maternità con enormi sculture filigrane a forma di ragno; si tratta di opere di carattere onirico spesso ripetute per essere poi installate in diverse città, dell'altezza di una decina di metri.  La Tate Modern di Londra le ha dedicato un'ampia retrospettiva in occasione del suo novantacinquesimo compleanno (2007), destinata a csm_Louis_Bourgeois_Robert_Storr_4dfaa94d2ccontinuare in diverse sedi di prestigio tra cui il Centre Pompidou[2].  Al pian terreno della Mori Tower, nel quartiere di Roppongi Hills a Tokyo, è possibile ammirare e toccare una delle sue celebri sculture a forma di ragno gigante.  Dal 5 maggio al 19 settembre 2010 è stata aperta al pubblico una retrospettiva a Venezia a cura di Germano Celant, presso la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, che presenta la produzione quasi sconosciuta di opere realizzate in stoffa.  Nel 1997 presso la Fondazione Prada[3] di Milano c'è stata la prima importante retrospettiva in Italia con delle nuove sculture fatte di abiti che richiamavano l'idea di una memoria personale di cui liberarsi, tema assai caro all'artista.  Nell'ottobre del 2016 è stata installata nel Parco della sculture di Origgio (VA) una grande scultura donata dall'artista alla città grazie all'intercessione dell'artista italiano e suo amico Giovanni Rizzoli.   L'opera, intitolata The Couple (2003), rappresenta un viscerale abbraccio tra due figure antropomorfe sospese a un albero ed è l'unica opera di grandi dimensioni della Bourgeois esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa.È scomparsa nel 2010 a New York all'età di 98 anni.[


The Woven Child  2002    Hysteria 


«Non è un’immagine che cerco. Non un’idea. È un’emozione che voglio ricreare, l’emozione di volere, di dare e distruggere».

«Mi chiamo Louise Josephine Bourgeois. Sono nata il 24 Dicembre a Parigi. Tutto il mio lavoro degli ultimi cinquant’anni, tutti miei soggetti hanno tratto ispirazione dalla mia infanzia. La mia infanzia non ha mai perso la sua magia, non ha mai perso il suo mistero e non ha mai perso il suo dramma».

Louise Bourgeois è stata un artista solitaria, non legata alle mode, che ha seguito il suo percorso artistico con tenacia cercando attraverso l’arte di sopravvivere alle tensioni familiari, di poeticizzare i traumi dell’infanzia, di creare un dialogo interiore tra le sue vicende autobiografiche di cui le sue opere sono i simboli e lo spettatore che ne fruisce quasi in una reciproca catarsi.
«Un’opera può avere un’anima perché ha il potere magico di provocare una reazione nell’osservatore». 
«Ho bisogno delle mie memorie. Sono i miei documenti. Li sorveglio con cura. Sono la mia intimità e ne sono immensamente gelosa».