Benedetta Talluto - "Harry Potter: non solo fantasy"

hogwarts skyline

Harry Potter: non solo fantasy.


 

Harry Potter è un vero e proprio mondo parallelo: ha aperto, nei dieci e più anni di produzione, infinite porte nel mondo della psicologia, della scenografia, della costumistica, del teatro, del cinema, della tradizione e della letteratura.




  • INCANTESIMI 
  • COSTUMI
  • BACCHETTE
  • SCENOGRAFIE
  • NOMI DEI PERSONAGGI
  • PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI
  • "MORALE DELLA FAVOLA"



1. INCANTESIMI

Il latino è una lingua morta? 
Per i maghi no. E i classicisti possono tirare un sospiro di sollievo: chi ha passato almeno cinque lunghi anni della propria vita a studiare e maledire le lingue antiche non l'ha fatto invano, perché le formule magiche che i personaggi della Rowling usano derivano esattamente dal latino e dal greco. E, oltre a donare una musicalità maggiore dei soliti "abracadabra" e "bidibibodibibu", gli incantesimi in latino e greco sono davvero una cosa seria: oltre al significato letterale delle parole hanno un intrinseco e profondo significato psicologico, introspettivo, che va a colpire l'animo di chi lancia l'incantesimo e di chi lo riceve. 
Gli Incantesimi sono parole (principalmente derivanti dal latino) che aiutano il mago nell'esecuzione dell'incantesimo stesso: infatti, pronunciare una formula o pensarla è un metodo per focalizzare l'effetto desiderato.
E’ possibile usare la Magia senza formule o bacchetta ma è più difficile ottenere l’effetto desiderato e non si può essere certi del risultato. Molto spesso i giovani dotati di poteri magici possono fare semplici incantesimi senza l’utilizzo della formula. Se invece è un mago esperto a effettuare l'incantesimo senza l'ausilio della formula è più probabile che la stessa sia enunciata in modo non verbale.

TIPI DI INCANTESIMI:
  1. Incantesimo generico
  2. Difensivo e offensivo
  3. Curativo
  4. Di trasfigurazione
  5. Oscuro
1. Incantesimo generico: incantesimo, di solito dall'esecuzione semplice, valido per risolvere i problemi quotidiani e, spesso, di comodità: alcuni esempi possono essere gli incantesimi per allacciarsi le scarpe, per pettinarsi i capelli, per attirare a sé un oggetto lontano... 
2. Incantesimo difensivo e offensivo: gli incantesimi difensivi e offensivi vanno di pari passo e vengono insegnati per permettere ai maghi e alle streghe di riuscire a confrontarsi in duello. Tra quelli offensivi ce ne sono alcuni leggeri e addirittura divertenti (come l'incantesimo del solletico o del ballo) e altri più pesanti e quasi letali (come incantesimi per procurare ferite fisiche, danni più o meno permanenti). 
Tra quelli difensivi ce ne sono di più o meno potenti e alcuni sono specifici per difendersi da determinate categorie di esseri, creature o da particolari maledizioni o fatture. Per esempio esiste l'incantesimo difensivo che blocca le fiamme, quello che blocca i babbani (ovvero chi non ha poteri magici)...
3. Incantesimo curativo: anche qui si hanno diversi livelli di intensità dell'incantesimo: un incantesimo che fa rimarginare una ferita non avrà la stessa formula e lo stesso procedimento di uno usato per curare un mal di testa. 
4. Incantesimo di trasfigurazione: la branca della trasfigurazione permette a chi la studia e la esegue di cambiare oggettivamente la struttura esterna di un essere vivente e non. In termini scientifici questo non è possibile se non si va a intaccare la struttura molecolare del 

INCANTESIMO NON VERBALE:
Gli incantesimi possono anche essere lanciati senza l'utilizzo della voce, l’effetto che si ha con gli Incantesimi Non Verbali è il medesimo di quello ottenuto con quelli verbali ma, si ha il vantaggio di cogliere l’avversario di sorpresa, poiché, non potendo udire la formula, non ha sentore di quale magia si sta per praticare. La formula è enunciata in entrambi i casi, ma nel primo viene pronunciata ad alta voce dopo essere stato pensata, nel secondo le labbra non fanno alcun movimento, è direttamente la mente a muovere i fili dello spazio e del tempo per sprigionare la magia. Ovviamente, per scagliare gli incantesimi non verbali la concentrazione deve essere superiore e, di conseguenza, anche l’abilità del mago.

Malocchio.

Il Malocchio è un maleficio che consiste nell’inviare energie negative per mezzo della visualizzazione.
Il termine “Malocchio” è una parola composta da “mal(o)” e “occhio”. Quindi il termine si riferisce a un’azione magica correlata a uno sguardo pieno di influsso negativo e potente che viene inviato da una persona a un'altra al fine di danneggiarla. Tra i Romani il Malocchio era definito in diversi modi: oculi maligni, invidi, obliqui, urentes. Era anche frequente il termine “fascinazione”, che poi nel medioevo fu connesso alla stregoneria. La parola “fascinum” deriva dal greco e si lega alle azioni compiute da chi pratica la magia nera e significa letteralmente: denigrare, calunniare, augurare il male.
Il Malocchio viene definito anche come “iettatura”. Questa parola deriva dal latino “jacere sortes” che significa: gettare le sorti o incantare.
Il maleficio del Malocchio di solito viene inflitto per invidia e gelosia. A volte viene anche lanciato inconsapevolmente, oppure per recare veri e propri danni a qualcuno. 

Il Malocchio è di sicuro la magia più vicina alla nostra cultura e alla realtà: non è solamente una credenza popolare o un vaneggiamento delle nonne. Il Malocchio, come la sfortuna, ha precise formule dirette e contrarie che si ritrovano nei libri di Harry Potter come nella realtà. 



Fatture oscure.
Si definisce fattura l'invio di energie negative attraverso delle formule magiche specifiche ed è potente almeno cento volte di più rispetto al Malocchio.
Le fatture possono essere inviate in vari modi, ma non ce n'è uno più o meno efficace, dipende tutto dalla volontà di chi scaglia la fattura e dalle sue attitudini.

1) Secondo il modo:
-diretto: mediante contatto della vittima con l'oggetto portatore dei male;
-indiretto: per azione su un oggetto simbolo della vittima (per transfert).

2) Secondo la durata:
- continuativo;
-periodico.

3) Secondo l’estensione:
- individuale;
- totale.

4) Secondo lo scopo:
-amatorio: favorire o distruggere un rapporto d'amore con una persona;
-venefico: procurare del male tisico, psichico, economico, familiare, .;
-legamento: creare impedimenti all'azione, ai movimenti, alle relazioni, ;
-putrefazione: procurare un male mortale facendo putrefare un certo materiale;
-possessione: introdurre una presenza diabolica nella vittima.

5) Secondo il mezzo:
-con simulacri: pupe o carne con spilli, ossa di morti, sangue, limoni eccetera
-con oggetti Maleficiati: regali, piante, cuscini, bambole, nastri eccetera.






FONTE: http://www.potterpedia.it/?speciale=elenco&categoria=Incantesimi

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3. BACCHETTE


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6. PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI


7. "MORALE DELLA FAVOLA"