Silvia Calderoni

 

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Silvia Calderoni lavora dal 2000 come performer, attrice e autrice nella scena contemporanea e di ricerca italiana. La sua formazione, avvenuta fuori dalle accademie e nel vivo del teatro di sperimentazione indipendente, ha avuto come figure di riferimento la coreografa e danzatrice Monica Francia, la coreografa e dance-maker Cristina Rizzo nel progetto di studio Open e la compagnia Teatrino Clandestino. Nel biennio 2002/2003 prende parte alla Scuola "Imparare è anche bruciare" sotto la direzione del Teatro Valdoca, con Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri. Con Valdoca è in scena come performer nella trilogia Paesaggio con fratello rotto.

Nel 2006 inizia la collaborazione con la compagnia Motus, di cui è ancora oggi membro attivo e interprete principale. Con Motus, compagnia nomade e indipendente fondata nel 1991 da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande e formazione di spicco nel teatro di ricerca italiano e internazionale, realizza gli spettacoli Rumore rosa, A place, ICS - Racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, MDLSX, Raffiche, Chroma Keys.

La compagnia è stata in produzione e in tournée nei più importanti centri di produzione e teatri internazionali, da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.

Nel 2011 è protagonista a fianco a Judith Malina in The plot is the revolution, condividendo la scena con la storica fondatrice del Living Theatre in uno dei suoi ultimi spettacoli.

Parallelamente, dal 2006 porta avanti una propria ricerca laboratoriale, la cui tappa più significativa è Strike! all'interno del Festival di Santarcangelo dei Teatri. Dal 2014 con Ilenia Caleo crea un atelier di ricerca aperto e orbitante che si snoda tra fasi laboratoriali e residenze artistiche: Arti Urbani (Macao, Milano 2014); SiProduceVisioni (AterlierSì 2014; Accademia Belle Arti di Bergamo 2018); HAUG! Teatro Magro 2014); ORA, un percorso di diverse tappe e formati germogliato all'Angelo Mai di Roma (2015); BACIARE. Ovvero studio senza pena da “Kiss” di Andy Warhol alla Biennale di Venezia Teatro College (2018). Dal 2016 dirige un laboratorio di pratiche performative presso l'Università IUAV di Venezia.

Nel 2018, sempre con Ilenia Caleo, inizia il progetto artistico di ricerca Kiss che coinvolge 21 giovani performer (CSS Udine, Festival di Santarcangelo 2019): ispirato al lavoro di Andy Warhol, sviluppa in una performance di tre ore la domanda "può ancora un bacio essere considerato un manifesto?".

Oltre che nei teatri, il suo percorso politico ma anche formativo e artistico ha preso corpo nella rete degli spazi informali, indipendenti e occupati di militanza culturale, tra cui il Teatro Valle Occupato (Roma), l'Angelo Mai (Roma), Macao (Milano), il Sale Docks (Venezia), l'Asilo Filangieri (Napoli), il Teatro Rossi Aperto (Pisa). È un'attivista nei movimenti transfemministi queer.

Il suo lavoro nel cinema inizia con La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), in cui interpreta Kaspar al fianco di Vincent Gallo. Ha lavorato in Last Words (2020) di Jonathan Nossiter con Nick Nolte, Kalipha Touray, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgard, Alba Rohrwacher. È La Lupa, potente personaggio antropomorfo, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere.

Silvia è Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30.

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