Vita

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GEORGES SEURAT 

(1859-1891)  

Il Neoimpressionismo o Impressionismo scientifico o Cromoluminismo o Pointillisme o Divisionismo  

Michel-Eugène Chevreul 

Michel Eugène Chevreul.

A partire dal 1839 il chimico Michel-Eugène Chevreul (1786-1889) pubblicò i risultati delle sue ricerche di cromàtica in cui aveva esposto il principio di «contrasto simultaneo» secondo il quale, se si accostano due colori complementari, la luminosità di ciascuno risulta esaltata. Tale ragionamento, noto già agli Impressionisti, parte dall’osservazione che ogni colore isolato contro uno sfondo bianco è circondato da una tenue aureola del colore suo complementare. Se si accostano due colori qualsiasi, l’aureola di ognuno andrà a sovrapporsi all’altro dando luogo a due colori diversi da prima. Ma se si accostano due colori complementari,    il colore apparirà più deciso, vivido e brillante.  

cerchio cromatico
Chevreul aveva predisposto un cerchio cromatico, diviso in 72 parti in cui i colori primari – rosso, giallo e blu – e i secondari complementari – verde, violetto e arancione – sono accompagnati da numerose sfumature, inoltre, ogni colore è opposto al suo complementare.  

Al giovane Georges-Pierre Seurat le nuove teorie di Chevreul apparvero come una vera e propria rivelazione.  

Nato a Parigi il 2 dicembre 1859 da un’agiata famiglia, Seurat compì i suoi studi dapprima in una scuola d’arte e successivamente all’École des Beaux-Arts. La sua vita artistica fu molto breve perché morì appena trentaduenne, nella città natale, il 29 marzo 1891. 

IL DIVISIONISMO                                                             

Gli inizi di Seurat furono impressionisti, ma già nel 1885 l’artista aveva creato un’opera con la tecnica da lui stesso messa a punto, quella divisionista, consistente nell’accostamento di colori puri tenuti fra loro divisi (da cui il nome). A questo Seurat aggiunse il principio della ricomposizione retìnica (basato sulle ricerche del chimico francese Chevreul). Infatti i colori sulla tela sarebbero stati ricomposti dalla rètina dell’occhio degli osservatori senza l’intervento meccanico del pittore. Ciò ha assicurato la massima luminosità, sia la loro fusione al solo guardarli.  

Per ottenere tale effetto i colori dovevano essere depositati sulla tela con la punta del pennello sotto forma di minuscoli tratti o puntini. Da ciò il termine puntinismo.  

Seurat nei riguardi della pittura impressionista riuscì a conferirgli sistematicità e una dignità scientifica.