Film e Show televisivi
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FILM
Warhol diede un importante contributo anche al cinema, le cui produzioni avvennero proprio nella Factory.
Sleep e Eat (1963)
Sleep è un film statunitense diretto da Andy Warhol con una durata di 321 minuti. La trama è molto semplice, il film si limita a inquadrare John Giorno che dorme per 5 ore e 20 minuti.
Fu realizzato tramite le tecniche cinematografiche del long take, Sleep è una delle sue prime sperimentazioni cinematografiche di Warhol ed è stato creato come "antifilm". Venne presentato in anteprima il 17 gennaio 1964 al Gramercy Arts Theater, da Jonas Mekas presso la Film-Maker's Cooperative. Si sa che due delle nove persone presenti alla prima, se ne andarono durante la prima ora di proiezione.
In quello stesso anno usci Eat, un film statunitense di 45 minuti, creato da Warhol nell'ambito delle sue sperimentazionni artistiche. Venne girato in bianco e nero, non ha una colonna sonora e ritrae l'altro esponente della pop art, Robert Indiana impegnato nell'atto di mangiare per tutta la durata del film. L'alimento consumato pare sia un fungo, anche se ci sono varie opinioni a riguardo, alcuni spettatori che commentarono il film ipotizzarono che si tratti di unn panino, una mela o una pesca. Inoltre durante il film passa per due volte un gatto.
Empire (1964)
Empire è un film muto in biaco e nero diretto da Warhol, consiste in un unico metraggio rallentato di 8 ore 5 minuti dell'Empire State Building di New York.
Il film inizia con un'inquadratura bianca dalla quale emerge in seguito la figuara dell'Empire State Building. Per 6 ore e 30 minuti, riflettori esterni della struttura rimangono accesi, mentre le illuminazioni interne si accendono e spengono. Lungo l'ultima parte della pellicola, le luci esterne si spengono lasciando la struttura quasi completamente oscurata dal buio.
Per questo film, Warhol ha utilizzato la tecnica del "long take in extremis" già presente nel suo precedente Sleep. Empire è stato girato tra il 25 e il 26 luglio 1964, fra le ore 20:06 e le 2:42, dal quarantunesimo piano del Time-Life Building. La velocità di registrazione era di 24 fotogrammi al secondo, ma il film viene proiettato a 16: di conseguenza, sebbene sia stato girato in 6 ore e 36 minuti, il film dura 8 ore e 5 minuti quando viene riprodotto.
Il proiezionista della pellicola fu Rob Trains, che mischiò, erroneamente, l'ordine e la velocità delle bobine durante la registrazione del filmato. Dopo aver ricevuto una recensione positiva da parte del New York Times, Warhol apprezzò l'"errore", e proseguì la collaborazione con Trains per altre pellicole. La pellicola venne diretta da Andy Warhol, mentre il cineasta Jonas Mekas fece da operatore. Durante tre cambi delle bobine, le riprese ricominciarono prima che le luci della stanza delle riprese venissero spente; ciò permette di vedere, momentaneamente, i volti di Warhol e Mekas riflessi nella finestra di fronte alla cinepresa.
La prima assoluta del film avvenne a New York il 6 marzo 1965. Non esistono versioni abbreviate della pellicola, e si presume che il film sia stato realizzato affinché sia impossibile vederlo per intero.
Trash - I rifiuti di New York (1970)
Diretto da Paul Morrissey, presentato nella prima Settimana internazionale della critica al Festival di Cannes 1971, prodotto da Andy Warhol.
Il film parla della vita quotidiana di un drogato divenuto impotente e della sua compagna, che, in realtà, è un travestito. Una coppia, che ha scoperto il tossico in casa a rubare, vorrebbe utilizzarlo come oggetto sessuale, ma lo ributta nella strada mentre lei/lui si finge la propria sorella incinta per ottenere un sussidio da un funzionario feticista.
Venne girato a New York nel corso di otto sabati pomeriggio, la prima del film avvenne a New York il 5 ottobre 1970.
SHOW TELEVISIVI
FASHION (1979)
In cui una volta alla settimana con gli amici della Factory ma anche artisti emergenti e nuove rockstar, parlavano per mezz’ora e accompagnati da sfilate di moda e incontri con musicisti. Andato in onda su NBC.
Andy Warhol’s Fifteen Minutes (1985-1987)
“In the future everyone will be world-famous for 15 minutes” è da questa celebre frase predera il titolo unn programma televisivo che porta la sua firma.
Erano gli anni ’80 e in televisione la rete più irriverente e giovanile era MTV, dove le nuove generazioni crescevano a suon di videoclip. A questa emittente Warhol affida il suo progetto televisivo dal titolo Andy Warhol’s Fifteen Minutes, un talk show in cui si rivolgevano interviste a musicisti emergenti. Tra loro c’erano artisti del calibro di Courtney Love, Bryan Adams,Chris Stein dei Blondie, Nick Rhodes dei Duran Duran, solo per citarne alcuni. Fino alla morte di Andy Warhol, ed è la prova di quanto il grande creativo fosse pop e sapesse spaziare su più fronti: non solo arte, fotografia, ma anche musica, film e televisione per l’appunto.